Aperta la Tredicina dei Santi Martiri di Otranto

Il 31 luglio, nella Basilica Cattedrale, con la celebrazione presieduta dall'Arcivescovo

Aperta il 31 luglio, nella Basilica Cattedrale di Otranto, la Tredicina dei Santi Martiri Idruntini con la solenne esposizione dell’Urna.

La celebrazione, presieduta da Mons. Francesco Neri, Arcivescovo di Otranto, è molto sentita dalla comunità diocesana.

“Sant’Ignazio da Loyola, che oggi ricordiamo nell’anniversario della sua morte, ci insegna il discernimento”, ha detto Mons. Neri nell’omelia. “Il primo discernimento che il cristiano deve fare è tra il male e il bene, tra il peccato e la grazia, tra i vizi e le virtù. Oggi spesso si commette peccato e si dice ‘che male c’è?’. In realtà chi ama è attento a tutti i peccati, anche a quelli veniali. Il peccato è il più grande dramma che possa entrare nella vita di un uomo perché impedisce di incontrare Dio”. E ha proseguito: “Il secondo discernimento è tra il meno e il più. Non ci si può accontentare, fermarsi, perché se ci si ferma si va inevitabilmente indietro. Si può sempre migliorare”. E ha concluso: “L’ultimo discernimento viene dai Martiri che hanno accettato la morte piuttosto che essere separati da Gesù. Dov’è il tuo tesoro lì è il tuo cuore, dice Gesù. Devo essere capace anche di rinunciare ai miei averi, alla mia vita, pur di mettere Gesù al primo posto”.

“La santità è un dono e un cammino”, afferma Papa Francesco. E sull’esempio dei Santi Martiri di Otranto proseguiamo il cammino di fede in questi giorni speciali.