Messaggio per la Santa Pasqua
Carissimi fratelli e carissime sorelle della Chiesa di Otranto,
vi scrivo con il desiderio di raggiungervi tutti, proprio nel giorno della Pasqua del Signore. Oggi è festa! Cristo è risorto! Nulla può infrangere la speranza della vittoria sulla morte. Sì, Cristo è vivo e con Lui, anche noi, godiamo di questa immensa gioia. Lì dove c’è la vita non può che regnare la gioia, quella vera, profonda, che non dimentica la fatica e la sofferenza ma assicura la pace del cuore.
In questo tempo di grande preoccupazione a causa del coronavirus non possiamo rinunciare all’annuncio Pasquale. Nulla può rubarci la speranza di un mondo migliore, di una condizione di vita migliore, di un tempo migliore. Da sempre i cristiani vivono nella storia, in essa si adoperano per il bene comune, e sempre nella storia sono chiamati a portare la novità del Vangelo, quella profezia stupenda di cieli e di terra nuovi che la Pasqua del Signore ha inaugurato.
Vi faccio dono delle parole che ho incontrato nella mia preghiera: “É stata ridotta la difficoltà del cammino. Il sacro sangue di Cristo ha spento il fuoco della spada che sbarrava l’accesso al regno della vita. Le tenebre dell’antica notte hanno ceduto il posto alla vera luce. …I1 popolo cristiano è invitato alle ricchezze del Paradiso… a meno che qualcuno non voglia precludersi da se stesso quella via, che pure si aprì alla fede del ladrone! Procuriamo che le attività della vita presente non creino in noi troppa ansietà…”.
Sono parole di fede di un uomo vissuto in tempi durissimi per la Chiesa e per la società allo sbando. Si tratta del papa Leone Magno (+430): ebbe da affrontare, tra l’altro, situazioni faticose e delicate, ma queste convinzioni cristiane non lo abbandonarono mai. La realtà difficile non fu in grado di sgretolare la sua fede e quella speranza vera, interiore, che motivava la sua vita.
Ecco la forza che viene dalla Passione, Morte e Resurrezione del Signore Gesù, anche per noi!
Augurando “Buona Pasqua!” allora vorrei dire le stesse cose. E rubo le parole, sempre a papa Leone: “Non ti arrendere mai, neanche quando la fatica si fa sentire, neanche quando il tuo piede inciampa, neanche quando i tuoi occhi bruciano, neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati, neanche quando la delusione ti avvilisce, neanche quando l’errore ti scoraggia, neanche quando il tradimento ti ferisce, neanche quando il successo ti abbandona, neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta, neanche quando l’incomprensione ti circonda, neanche quando la noia ti atterra, neanche quando tutto ha l’aria del niente, neanche quando il peso del peccato ti schiaccia… Stringi i pugni… sorridi… e ricomincia!”.
Auguri a tutti e grazie a ciascuno!
Otranto, 12 aprile 2020
✠ DONATO NEGRO Arcivescovo