Commento al Vangelo

Commento al Vangelo. XXI Domenica del Tempo ordinario – Anno B

La riflessione di Don Tiziano Galati

Due domande che ricorrono nella Prima Lettura e nella pagina evangelica chiedono a ciascuno di noi di fare verità nel proprio cuore per comprendere quale rapporto costruire con il Signore. Giosuè chiede alla comunità degli israeliti radunata a Sichem dopo la conquista della terra: “Scegliete oggi chi servire”, sapendo che il servizio del Signore richiede fedeltà, attenzione, amore.
Nella pagina evangelica è Gesù stesso che incompreso dai suoi interlocutori, abbandonato dalla grande folla a cui il discorso del pane risultava essere scandaloso, chiede ai suoi discepoli, alla cerchia più intima: “Volete andarvene anche voi?”.

Alla domanda di Giosuè gli Israeliti rispondono che avrebbero seguito il Signore, motivando la scelta con il fare memoria di ciò che Egli ha fatto per loro: liberazione dall’Egitto, i grandi segni, la guida attraverso il deserto. Per questo Israele si impegna a servire il Signore, si impegna ad ascoltare la sua Parola, a praticarla, ad obbedire alle sue leggi, ad appartenere solo a Dio.
Alla domanda di Gesù risponde Pietro testimoniando un’adesione piena e ferma al Maestro: “Da chi andremo?”, e poi aggiunge che nel vivere con Lui, nello sperimentare la verità delle sue parole hanno compreso che Lui è il Santo di Dio, si trova un’eco della professione di fede che un giorno Pietro, secondo i sinottici, aveva fatto nei pressi di Cesarea di Filippo.

La parola di Gesù invita, o meglio, obbliga ad uscire da sé stessi per seguire Dio; a superare “la carne” per vivere nello “Spirito”; a non chiudersi nel temporaneo, nel contingente, ma a puntare sull’eterno. Di fronte alle parole e alle azioni di Gesù, l’uomo d’oggi non è diverso dagli ascoltatori di ieri, non trova facile superare le apparenze e guardare con l’occhio della fede. Non trova facile accettare che la vita viene solo da lui. La scelta che salva è l’adesione a Cristo: “Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. Questa scelta è dono di Dio, ma è anche libera risposta dell’uomo.

Don Tiziano Galati
Responsabile dell’Apostolato Biblico
Ufficio Catechistico