“Un giorno di festa e ringraziamento per il dono dell’ordinazione presbiterale”. Così don Marcello Mangia, vicario generale dell’Arcidiocesi di Otranto, presenta la Giornata di santificazione sacerdotale che i membri del presbiterio diocesano vivranno venerdì 14 giugno, presso l’Oasi “Santi Martiri Idruntini”, a Santa Cesarea Terme. “Sarà un’occasione importante – sottolinea don Mangia – per fare memoria della nostra donazione al Signore e della nostra esperienza quotidiana di affidamento a lui. Ogni sacerdote porterà con sé la propria comunità e questo rappresenta la reciprocità che esprime la vitalità ecclesiale. Emerge, dunque, il senso di appartenenza alla nostra Chiesa di Otranto e alla Chiesa universale: sacerdote per sempre (cfr Sal 110,4). È il cuore che pulsa in ciascuno di noi e che si dona quotidianamente per le persone che ci vengono affidate”.
La donazione diventa, dunque, gratitudine, come ricordato dall’Arcivescovo Francesco Neri lo scorso Giovedì Santo durante la Messa Crismale: “Ringraziamo il Signore Gesù per l’affetto di predilezione col quale ci ha scelti tra i fratelli, chiamandoci a lasciare tutto, per stare con lui e collaborare all’annuncio del Regno di Dio, a riamarlo nei fratelli e nelle sorelle che ci affida. Ringraziamolo quando ci chiama a bere al suo Calice della sua passione, perché così ci permette di crescere nella sua amicizia partecipando alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti (cf Fil 3, 10-11). Ringraziamolo perché ci chiama ad imitarlo nel fare della nostra vita, della nostra forza, della nostra debolezza, della nostra morte, un dono d’amore”.
In questa giornata, sottolinea don Mangia, “pregheremo anche per i fratelli nel sacerdozio che celebrano uno speciale anniversario: don Gino Bortone, don Emanuele Lolli, don Emanuele Leucci (10 anni); don Sandro Caretti, don Pasquale Fracasso, don Fabiano Leone, don Luca Matteo, don Donato Palma (25 anni); don Salvatore Toma (50 anni); don Adelino Martella (60 anni)”. A tutte le comunità della Diocesi, conclude il vicario generale, “chiediamo di unirsi in preghiera con noi”.