Prima Celebrazione giubilare nella Cattedrale di Otranto: il Giubileo della Vita Consacrata

“Tutti i consacrati sono persone che hanno a cuore l’eterno, Dio. E dobbiamo ravvivare sempre questo sentimento", ha detto Mons. Neri nell'omelia

Nella giornata di ieri ha avuto luogo la prima Celebrazione Eucaristica giubilare nella Basilica Cattedrale di Otranto, presieduta da Mons. Francesco Neri: il GIUBILEO DELLA VITA CONSACRATA.
“La vita consacrata è un mistero di desiderio, ci ricorda Simeone oggi nel Vangelo”, ha detto Padre Francesco nell’omelia. “Tutti i consacrati sono persone che hanno a cuore l’eterno, l’assoluto, Dio. E dobbiamo ravvivare sempre questo sentimento. Simeone prende dalle braccia di Maria Gesù, noi dobbiamo abbracciarlo in altro modo, prima di tutto fissandoci su di Lui attraverso la preghiera personale e lasciando tutto il resto. Abbracciare Gesù significa anche abbracciare la sua croce. Abbracciamo Gesù quando abbracciamo e accarezziamo quelli che il mondo scarta”.
E ha proseguito: “Dobbiamo essere gli uomini e le donne della benedizione sempre, nella buona e nella cattiva sorte. La morte della vita consacrata è l’abitudine, dobbiamo approfondire quotidianamente la conoscenza di Gesù con meraviglia. Bisogna mettersi ogni giorno in gioco, ricominciare da capo. Cosa sarebbe di noi se non ci fosse stata questa chiamata? Se non ci fosse Gesù nella nostra vita?”.
Mons. Neri ha poi concluso: “Chiediamo lo Spirito Santo tutti i giorni della nostra vita perché ravvivi in noi il desiderio di Dio, perché ci doni la fede di benedire Dio sempre e di continuare a meravigliarci di Gesù ogni giorno della nostra vita”.