Presentato questa mattina (21 febbraio) ai sacerdoti il nuovo “Proprio delle Messe dell’Arcidiocesi di Otranto”. La precedente versione, promulgata nel 1980 dall’allora Arcivescovo Nicola Riezzo, è stata completamente rivista, tenendo conto dell’avvenuta canonizzazione dei Santi Martiri Antonio Primaldo e Compagni e della promulgazione del “Calendario” e del “Proprio della Regione Puglia”. Dopo la presentazione di Mons. Donato Negro, Arcivescovo emerito di Otranto, al Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del Calendario e dei testi propri nel 2023, avendone ricevuta approvazione, l’Arcivescovo Mons. Francesco Neri OfM cap ha disposto la promulgazione del Calendario e delle Messe proprie dell’Arcidiocesi e, contestualmente, delle Messe proprie dei luoghi particolari, a partire dal 12 gennaio 2025, Festa del Battesimo del Signore.
Il volume, stampato presso l’Editrice Salentina di Galatina, è stato curato da don Antonio Accogli, Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano. I bozzetti per la stampa in oro della copertina sono stati preparati da don Biagio Mandorino, che ha attinto dal patrimonio artistico della Cattedrale e dalla simbologia tradizionale elementi che esprimessero il Mistero che si celebra nell’Eucaristia. In copertina è raffigurato l’Agnello Pasquale trafitto ma vivo. Sotto di lui i Santi, “quelli che vengono dalla grande tribolazione, che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel Sangue dell’Agnello” con chiara allusione ai santi Martiri idruntini. Il disegno si ispira infatti a due dei capitelli delle colonne scolpite da Gabriele Riccardi e che facevano parte dell’antico ciborio del “Cappellone” dei Martiri idruntini.
L’Agnello vittorioso è accovacciato, stringendo a sé la croce, vessillo della vittoria. Questo tipo di croce latina è incisa su uno dei capitelli di stile tardoantico della cripta della Cattedrale.
Anche la cornice si ispira ad altri elementi della Cattedrale: al suo centro, il volto santo di Gesù che spicca su un drappo sorretto da due angeli. È il Santo Mandylion che, al di là dei racconti leggendari circa la sua origine, è sempre benedizione di guarigione e salvezza. Si trova sull’architrave della porta laterale della Cattedrale detta “metropolitana”. Sempre al centro, la Madonna orante (altare della Cappella dei Santi Martiri) assisa in trono, le mani giunte in preghiera; la Vergine tiene sulle ginocchia il Bambino Gesù (XIV/XV sec.).
A destra e sinistra della cornice due angeli musicanti suonatori di organo portativo e chitarra (anch’essi dalle colonne scolpite del Riccardi); questi sono inscritti in due rosoni che richiamano il disegno del rosone della Cattedrale.
In retrocopertina, invece, si snoda un percorso di passione, morte e risurrezione di Cristo nell’Eucaristia. Un tralcio si annoda attorno a tre scene eucaristiche.
All’interno del Messale un’altra immagine conduce a fare esperienza eucaristica nella passione, morte e risurrezione del Signore.
Il volume è ulteriormente impreziosito dalla riproduzione dei medaglioni dei mesi e di altri particolari (la Regina di Saba e Salomone introducono il Lezionario; il Centauro armato di arco e il Cervo trafitto, ma vivente, il Rito della Messa) del mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto.
Le Messe proprie dell’Arcidiocesi sono state integrate con le Messe dei luoghi particolari, vale a dire le celebrazioni che riguardano le singole comunità parrocchiali. Sia nella parte eucologica che nel Lezionario sono state riportate per esteso quelle celebrazioni che riguardano l’intera diocesi o una gran parte di parrocchie; per tutte le altri si rimanda al Messale Romano e al Lezionario delle Chiese in Italia. Molte le Messe proposte per il culto mariano, attinte dal Messale della Beata Vergine Maria. Per la celebrazione di alcuni Santi si è fatto ricorso al Proprio di altre Diocesi e di famiglie religiose.
Il volume riporta per intero il rito della Messa, con le prime tre Preghiere eucaristiche, la proposta di alcuni formulari per la Preghiera dei fedeli e per la Benedizione solenne. È arricchito dall’indice delle celebrazioni dei luoghi particolari, elencati in ordine alfabetico.
Consegnato alle singole Comunità, questo libro liturgico aiuterà i fedeli a essere un cuor solo e un’anima sola mentre celebrano i divini misteri.